DATE:
Venerdì 14 giugno 2024, ore 21.00
Cortile via Viganò 2, Como
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà alla Piccola Accademia di via Castellini 7, Como
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
Info 3493326423 o 3387985708 o info@teatrogruppopopolare.it
(S)LEGATI
Una storia vera, una storia di alpinismo estremo, la storia di un’impresa, di un’amicizia.
PER ADULTI e GIOVANI DAI 14 ANNI
produzione ATIR Teatro Ringhiera
di e con Mattia Fabris e Jacopo Bicocchi
musiche Sandra Zoccolan
luci Alessandro Verazzi
(S)legati è una storia vera. È una storia di alpinismo estremo.
È una storia di sopravvivenza.
È la storia di un impresa. È la storia di un amicizia.
È la metafora di una storia d’amore.
È una storia d’amore: per la vita, per l’uomo, per la montagna.
È un monito di insegnamento per quando dobbiamo affrontare difficoltà che
sembrano insormontabili.
È la storia di un impresa eroica, impossibile, sovrumana ma anche profondamente
umana.
È una storia piena di ingredienti: gioia, dolore, coraggio, paura, coscienza,
incoscienza, morte, vita: perfetta per il teatro.
È una storia così vera, ma così vera….da sembrare finta: perfetta per il teatro. Per
l’arte tutta.
E questa è “solo” la storia…in teatro poi ci siamo noi: Mattia e Jacopo.
Che siamo amici. Tanto.
A raccontarvela.
Siamo due amici.
Siamo due attori
E siamo due appassionati di montagna.
Meglio: arrampicatori della domenica.
Circa tre anni fa ci siamo imbattuti nell’incredibile storia vera degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates.
E’ la storia di un sogno ambizioso, il loro: essere i primi al mondo a scalare il Siula Grande, attaccato dalla parete ovest.
Ma è anche la storia di un amicizia, e della corda che, durante quella terribile impresa, lega questi due giovani ragazzi.
La corda che mette la vita dell’uno nelle mani dell’altro come sempre avviene in montagna.
C’è dunque una cima da raggiungere.
C’è la estenuante conquista della vetta.
C’è la gioia dell’impresa riuscita.
E infine, quando il peggio è passato, e la strada è ormai in discesa, c’è la vita, che fa lo sgambetto e c’è la morte, che strizza l’occhio: un terribile incidente in alta quota. Joe durante una banale manovra si rompe una gamba. Da quel momento in poi, tutto cambia. L’impresa diventa riuscire a tornare vivi: a 5.800 metri, la minima frattura si può trasformare in una condanna a morte, i due ragazzi ne sono consapevoli, ma nonostante le condizioni disperate tentano un operazione di soccorso.
Tutto sembra funzionare finché, proprio quando le difficoltà paiono superate ecco che c’è un altro imprevisto, questa volta fatale: e c’è allora il gesto, quel gesto che nessun alpinista vorrebbe mai trovarsi obbligato a fare: Simon è costretto a tagliare la corda che lo lega al compagno. Un gesto che separa le loro sorti unite. Che ne (s)lega i destini per sempre.
Quell’atto estremo però, in questo caso miracoloso, salverà la vita a entrambi: tutti e due, riusciranno a tornare vivi al campo base. E a ritrovarsi insperatamente lì dopo 4 giorni.
E’ la storia di un miracolo. Di un avventura al di là dei limiti umani Ed è al contempo una metafora: delle relazioni, tutte, e dei legami. La montagna diventa la metafora del momento in cui la relazione è portata al limite estremo, in cui
la verità prende forma, ti mette alle strette e ti costringe a “tagliare”, a fare quel gesto che sempre ci appare così violento e terribile, ma che invece, a volte, è l’unico gesto necessario alla vita di entrambe.
Ad oggi lo spettacolo ha totalizzato la quota 250 repliche.
Inoltre ha ricevuto il plauso del pubblico all’edizione 2014 del Melloblocco ed è stato rappresentato nella più grossa palestra di arrampicata in Europa: Rockspot 2 di Pero, in occasione del suo primo anno di apertura.
Ha inoltre vinto il premio nazionale LAST SEEN (miglior spettacolo) del noto blog teatrale KLP e il Festival di Teglio come miglior spettacolo 2015.
Sul sito www.compagniaslegati.com è possibile visualizzare e leggere i commenti di chi ha visto lo spettacolo nonché trovare materiale video e stampa.