DATE:
Sabato 16 ottobre 2021, ore 21.30
Piccola Accademia di TeatroGruppo Popolare, via Castellini 7 Como
Ingresso con green pass e prenotazione obbligatoria al link https://www.eventbrite.it/e/biglietti-i-ragazzi-di-via-padova-188577850427
fino al limite massimo di capienza della sala determinato dalle normative anticovid.
Info: 3493326423 o 3387985708 o info@teatrogruppopopolare.it
I RAGAZZI DELLA VIA PADOVA
dispersione scolastica, bullismo, integrazione
PER ADULTI e SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Produzione: TeatroGruppo Popolare
Testo e regia: Giuseppe Adduci
Con: Cosetta Adduci
I ragazzi della via Paal di Molnar più di un secolo dopo si ritrovano nelle strade di Milano, nel quartiere dove l’emergenza è diventata regola. Lo spettacolo racconta l’esperienza di una insegnante alle prese con una situazione limite.
Mamma sta mettendo a posto i piatti in cucina quando arriva la lettera d’assunzione: primo impiego come insegnante in una scuola superiore. In testa ho subito festeggiamenti, brindisi, risate. Poi leggo a voce alta la destinazione: via Padova. Si sente una fila di piatti che si frantuma.
Entro in classe. C’è un casino enorme, non sembrano nemmeno accorgersi della mia presenza, continuano a ciarlare, chi si picchia, chi canta, tutti guardano l’i-pad. Vola un calabrone. Strappo un pezzo di carta e lo mastico, imbocco la cannuccia della bic, prendo la mira – silenzio improvviso – solo il rumore del calabrone… Tac, lo prendo in piena fronte, il peggiore della classe: grosso, faccia cattiva, con la pallina masticata piena di saliva in piena fronte. Gli altri ridono, poi di colpo di nuovo silenzio… Lui si alza, enorme, tra poco la montagna mi si rovescerà addosso… Per fortuna esce. “Dove vai? Scusami, ma non puoi uscire così”. Uno mingherlino con la faccia vietnamita mi sussurra: “E adesso chi glielo dice al preside che hai mangiato un pezzo di registro?”.
Una insegnante giovanissima alle prese con un incarico in via Padova, uno dei posti più temuti dai professori – e non solo – di ogni dove. Immigrazione selvaggia, rancori, integrazioni mancate, culture che si affrontano con il coltello e il machete. Si può combattere tutto questo con La divina commedia o I promessi sposi?
Beh, ci provo.