L'incredibile meravigliosa storia di Prinsi Raimund
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numerose date e in diversi luoghi di Italia, tra il 2002 e il 2009

L’INCREDIBILE MERAVIGLIOSA STORIA DI PRINSI RAIMUND

Spettacolo concerto

PER ADULTI

Testo e regia: Giuseppe Adduci
Con: Giuseppe Adduci e Sulutumana
Canzoni: Giuseppe Adduci e Sulutumana

Primi anni Sessanta. Gli abitanti della Collina sfidano quelli della Valle a un duello canoro: ciascun gruppo dovrà cantare tre canzoni del repertorio popolare, chi lo farà meglio si aggiudicherà la vittoria.
Fervono i preparativi. Alla Valle una massiccia emigrazione dal sud ha portato gente ben disposta a cantare ma poco avvezza alle tipologie canore del luogo. Inutili gli sforzi della maestra Nanda e di Berto, il capo del quartiere, per addestrarla prima dell’inizio della gara: il valzer tipico lombardo si trasforma in una perenne tarantella.
All’interno del gruppo nascono malumori e piccoli litigi, fomentati soprattutto da Bergamin, il più restio a collaborare con gli altri. In sovrappiù si viene a sapere che tra i titoli scelti dalla Collina c’è L’Emilia, una canzone di rara bellezza, ritenuta pressoché imbattibile. Per contrastarla si dovrebbe cantare Prinsi Raimund, ma è un valzer e il gruppo della Valle non riesce a seguirne il tempo nei dovuti modi.
Siamo ormai al giorno della gara. La Collina comincia la sua inarrestabile ascesa canora, inizialmente imitata dalla Valle con le prime due canzoni. Ma nel momento in cui viene cantata L’Emilia, la Valle si rende conto dell’inevitabile prossima sconfitta. A un tratto però si sentono alcune note d’invito: è Bergamin, che ottiene il riscatto cominciando a cantare la storia di Prinsi Raimund. I compagni della Valle, uno a uno, lentamente faranno seguito. Chi abbia poi vinto lo scontro, a questo punto, non è più importante.

Shakespeare e la canzone popolare

Ci sono canzoni del repertorio popolare che raccontano storie. Una delle più ben costruite, sia dal punto di vista drammaturgico che melodico è Prinsi Raimund, una canzone piemontese nata probabilmente da un fatto di cronaca di due secoli addietro.
La vicenda narratavi è per certi versi accostabile all’Otello, di William Shakespeare. Ma molte altre canzoni popolari raccontano storie che richiamano alla mente accadimenti simili a quelli consacrati dal drammaturgo inglese: l’Emilia non è che Giulietta e Romeo, Donna bianca è accostabile a Amleto, Tata ca muoru è vicina a La tempesta
Come a dire che ci sono degli archetipi intorno a cui le storie, e quindi le vicende del mondo, ruotano, assomigliandosi. Le stesse storie perciò, anche senza trasmissione orale, si trovano sottoforma di canti sia al nord che al sud d’Italia, e in molti altri luoghi del mondo.

Il teatro-concerto

La passione per la canzone popolare è condivisa con i musicisti del gruppo dei Sulutumana. Da qui l’idea di presentare alcune di queste musiche (una ventina) in una sorta di teatro-concerto, inserendole in una storia originale che le contenga.

Dopo numerose date lo spettacolo fa scaturire la pubblicazione del primo CD musicale da parte di TeatroGruppo Popolare in collaborazione con i Sulutumana.

Esigenze tecniche

Lo spettacolo è adattabile a ciascun luogo e situazione consentano la “mise en éspace” di quattro musicisti e un attore.