La rosa che non colsi
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DATE:

Sabato 20 giugno 2015, ore 21:00

Piccola Accademia, via Castellini 7, Como

Venerdì 23 ottobre 2015, ore 21:00

Piccola Accademia, via Castellini 7, Como

LA ROSA CHE NON COLSI

Le mani di Victor per cui le donne sognavano di essere chitarra

PER ADULTI

Testo e regia: Giuseppe Adduci
Con:
Giuseppe Adduci e Lorenzo Livraghi alla chitarra

Il testo racconta le vicende fantastiche di un uomo vissuto da sempre nello stadio National di Santiago del Cile.

Sarà la sua voce ad accompagnare gli spettatori in un excursus che parte dal ’62 con la partita di calcio Cile-Italia, definita la “battaglia di Santiago” per la crudezza con cui fu giocata, passando per il record dei duecento metri di Tommie Smith, che alla premiazione in aperta polemica con la segregazione razziale alzò il pugno guantato di nero, fino al colpo di stato dell’11 settembre del 73 in cui nell’Estadio National furono rinchiusi centinaia di giovani e militanti politici avversi a Pinochet.

Lo spettacolo è soprattutto incentrato sulla figura di Victor Jara, il regista e cantautore cileno che insieme a Violeta Parra diede l’avvio all’esperienza della Nueva Cancion Chilena, da cui prese l’abbrivio la parabola musicale degli Inti-illimani. Il cantautore, dopo alcuni giorni di detenzione nello stadio cittadino, venne trucidato insieme a decine di suoi compagni, e per spregio gli vennero maciullate le mani; quelle mani con cui aveva accompagnato alla chitarra la sua volontà di equità sociale e la protesta contro la dittatura.

Il percorso

L’originalità dello spettacolo sta nella struttura semi-concertata del percorso narrativo. Uno spettacolo da vedere e da ascoltare apprezzandone la musicalità di voce e strumenti che interverranno nel percorso.

Le canzoni

Adattate da canzoni originali di Victor Jara e Violeta Parra, accompagnate dalla chitarra classica di Lorenzo Livraghi, e da flauto, chitarra classica e flauto traverso da parte di Giuseppe Adduci.

Il racconto

Le canzoni si inseriranno nel racconto originale di Giuseppe Adduci, cucendo testo e brani canori e musicali in un continuum ininterrotto.

Esigenze tecniche

Lo spettacolo è adattabile a ciascun luogo e situazione consentano la “mise en éspace” di un musicista e un attore.