Neve
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DATE:

Giovedì 18 luglio 2013, ore 21:00

Piazza Martinelli, Como

Sabato 17 ottobre 2014, ore 21:00

Piccola Accademia di TeatroGruppo Popolare, Como

Venerdì 13 febbraio 2015, ore 21:00

Libreria Colombre, Erba (CO)

Gli uomini libro: NEVE

“e si amarono l’un l’altro sospesi su un filo di neve” (Maxence Fermine)

PER ADULTI

Regia: Giuseppe Adduci
con: Elisabetta Bernardi, Mariaester Cassinelli, Orietta Destro, Nadia Gerletti, Luisella Longhi, Paola Mastalli, Giuseppe Montalbano, Paolo Pini, Antonella Moretti,Cristina Santoni

Neve, tratto dal romanzo di Maxence Fermine, è il racconto di un amore vissuto nelle lontane terre del Giappone e che ci viene consegnato integro, disperato e tenero nonostante la distanza e il tempo, proprio come un seme che riposi sotto la coltre invernale e germogli alla prima avvisaglia di sole.

Yuko è un giovane poeta giapponese che canta lo splendore e la bianchezza della neve nei suoi haiku. Incontrerà Soseki, un anziano pittore divenuto cieco e che vive nel ricordo di un amore perduto: Neve. Lei è una ragazza bellissima, il cui corpo giace per sempre tra i ghiacci. A legare i loro destini, un filo, disperatamente teso tra le cime di due montagne, come simbolo di un esercizio funambolico impossibile da eseguire.

Una favola senza tempo, che parla al lettore di vita e di poesia, di amore e di morte, e di un fiocco di neve che cade leggero dal cielo.

Il metodo

Dieci attori si muovono al centro della scena, privilegiando eminentemente la parola e portando contemporaneamente avanti il progetto della Compagnia sugli “Uomini-libro”, in cui il testo di un intero volume viene imparato a memoria – per tesaurizzare e custodire dentro di sé la forma scritta delle cose – e recitato davanti al pubblico.

Teatro al buio

Nel 2014 e 2015 lo spettacolo è stato portato in scena in completa oscurità dando avvio al nuovo progetto “teatro al buio” di TeatroGruppo Popolare.
La parola “teatro” deriva dal greco “osservare” e implica evidentemente lo sguardo del pubblico. La messinscena di TeatroGruppo Popolare è stata, ed è, una sfida a questa accezione, negando per la prima volta nella città e provincia di Como l’uso della vista da parte del pubblico a Teatro.
Lo spettatore di Neve è stato dunque invitato a entrare in sala nella quasi totalità di assenza di luce e ad assistere allo spettacolo privilegiando il senso dell’udito, ma soprattutto a mettere in campo la propria immaginazione, completando la drammaturgia in modo personale, allo stesso modo in cui compone le figure in un libro non illustrato da altri.

L’intento di “teatro al buio” è quello di sottolineare la capacità di ciascuno di vedere senza l’uso della vista, profondamente e intimamente, di far toccare con mano la duttilità del buio. Lo spettacolo non intende quindi essere destinato ai soli privi della vista, ma a tutti coloro che vorranno sperimentare le proprie sensazioni in un ambito insolito e comunque protetto.

Esigenze tecniche

Lo spettacolo è adattabile ad ogni luogo e situazione consentano lo “mise en éspace” di dieci attori.

In caso di Teatro al buio sarà necessario poter oscurare completamente la sala, e si consiglia che il pubblico arrivi in sala un quarto d’ora prima dell’inizio dello spettacolo.