SOSoccorrerti
Ogni anno in Italia circa 60 mila persone sono colpite da arresto cardiaco e la possibilità di sopravvivenza è due/tre volte più alta se eventuali testimoni iniziano le manovre di rianimazione prima dell’arrivo dell’ambulanza. Nella grande maggioranza dei casi, però, questo non avviene perché chi assiste all’evento ha paura di non sapere che cosa fare o di provocare danni. A essere testimoni di tali eventi a volte sono anche i più giovani. A questo si innesta oggi il pericolo derivante dal non saper fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
SOSoccorrerti è il progetto di TeatroGruppo Popolare in collaborazione con Brianza Soccorso, e con il patrocinio di Fondazione Provinciale della Comunità Comasca onlus, per portare nelle scuole, e non solo, consapevolezza e preparazione del ragazzo all’emergenza del primo soccorso in modo che possa affrontarla senza traumi e con la preparazione necessaria. Più che una sola lezione di soccorso attraverso uno spettacolo, il progetto vuole essere un motivo di avvicinamento del giovane spettatore a temi e momenti che potrebbero verificarsi e metterlo in situazione di panico e procuragli senso di impotenza. A dare, in forma essenziale, gli strumenti di intervento veri e propri sarà l’incontro in coda allo spettacolo con un operatore nel campo del soccorso.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
L’obiettivo principale del progetto SOSoccorrerti è abituare i giovani fin da piccoli all’idea che tutti possono salvare una vita, con pochi semplici gesti; questo li renderà adulti più consapevoli, che troveranno più naturale intervenire. Non solo: coinvolgere i più giovani ha anche l’effetto di poter arrivare, attraverso di loro, alle famiglie.
PER I RAGAZZI DELLA SCUOLA SECONDARIA I GRADO:
• Creare consapevolezza intorno alla situazione di pericolo
• Offrire la possibilità di intervenire in caso di bisogno
• Diminuire il disagio che una situazione di pericolo può creare
• Dare le basi per credere nelle proprie capacità e possibilità di intervento
PER LE FAMIGLIE
Nello stesso tempo i famigliari, stimolati dal racconto dei giovanissimi, potranno informarsi intorno all’argomento, sia intervistando la Compagnia sia le varie Associazioni che si occupano dell’argomento.
MODALITA’
1. Raccolta di esperienze: gli attori della compagnia avranno una formazione di base sul primo soccorso partecipando a incontri predisposti a tale scopo. Approcceranno così la materia che sarà poi messa in forma di spettacolo.
2. Drammaturgia: elaborazione in forma drammaturgica dell’esperienza assunta in tali incontri e attraverso il materiale raccolto intervistando alcuni operatori del settore.
3. L’allestimento di uno spettacolo che, tenendo presente l’età del pubblico di riferimento, racconti in modo “leggero” una storia in grado di stimolare i giovanissimi all’apprendimento
delle tecniche del primo soccorso.
4. Tournée dello spettacolo nelle scuole: una tournée di circa 10 date presso le scuole (primarie e secondarie) della Città e della Provincia, che prevedono in coda l’incontro esplicativo con un esperto. Tra ottobre e dicembre 2020 in diretta streaming ed eventuali altre repliche da tra gennaio-marzo 2021 presso le scuole (da concordare).
L’iniziativa potrà proseguire negli anni successivi grazie ai contributi di privati e scuole.
I percorsi formativi nelle scuole suggeriti dal Miur, libri di fiabe, comuni che attrezzano la città all’intervento di primo soccorso,associazioni che spingono ad affrontare il tema, fanno comprendere l’esigenza che la società ha di fornirsi degli strumenti necessari per intervenire con urgenza là dove si manifestino casi in cui occorra l’uso del defibrillatore, di un massaggio cardiaco, della disostruzione delle vie aeree, del primo intervento in caso di traumi…
Avvicinare i più giovani al tema del primo soccorso può servire, per esempio in termini di autostima, a loro stessi in qualità di volontari capaci e utili agli altri.
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Articolo di Domenica 24 Novembre 2019 su CiaoComo
“Nonna stava soffocando con il cibo. Salvata dalla nipote di 12 anni”
Porlezza.
Il racconto della signora che ha rischiato di morire «Non ce la facevo più, poi ho sentito dei colpi di Marta e ho ripreso a respirare. È stata grande». Ha fatto tutto con semplicità, nonostante la situazione fosse critica, ma il suo intervento ha consentito di salvare la vita alla nonna. E il suo gesto diventa importante, forse addirittura eroico se consideriamo l’età: appena 12 anni.Marta Ratti, frequenta la seconda media a Porlezza e al rientro dalla mattinata di lezioni pranza sempre a casa della nonna a Cima. «Ho ingerito con un po’ di foga due bocconi di risotto – racconta la donna – che si sono bloccati prima di confluire nell’esofago. Ho avvertito subito la difficoltà a respirare e, istintivamente, ho iniziato a tossire, senza peraltro riuscire a far defluire i bocconi. La situazione, insomma, si è fatta molto critica». «Mi sentivo ormai mancare ed ero piegata in due e già cianotica – racconta nonna Paola – Ad un certo punto ho avvertito dei colpi fra le scapole indirizzati verso l’alto e, quando ero convinta di non farcela più, ho ripreso a respirare. È stata un’autentica liberazione. C’è voluto un po’ per riacquistare la piena lucidità, ma poi ho capito la portata di quel che aveva fatto mia nipote e l’ho abbracciata». Anche Marta era ancora spaventata. Non per caso conosceva la manovra di disostruzione: il papà, Marco Ratti, è volontario soccorritore della Croce Azzurra e più volte lo aveva visto fare le dimostrazioni.
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Il progetto completa i servizi attivi sul territorio da parte di associazioni, comuni e scuole (come indicato al punto precedente) e soprattutto ne stimola l’ulteriore diffusione, “sdrammatizzando” l’argomento attraverso la leggerezza dell’espressione teatrale.
PARTNER e FINANZIATORI
Il progetto ci vede capofila del progetto nel partenariato con Brianza soccorso onlus, con il sostegno e contributo della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca onlus e Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù.
I costi saranno sostenuti da un contributo di Fondazione Provinciale della Comunità Comasca onlus e da una raccolta fondi presso privati/famiglie direttamente interessate e grazie a contributi da parte delle scuole a cui verrà proposto lo spettacolo negli anni successivi e le relative lezioni ampliando i beneficiari (ovvero oltre alle 10 scuole che si prevede di coinvolgere nel progetto iniziale verranno interessate altre scuole del territorio comasco e provincia).
È possibile contribuire economicamente al progetto con un bonifico bancario alle seguenti coordinate bancarie.
Beneficiario: Fondazione Provinciale Comasca onlus
Causale: Bando 2019/2/012 – SOSoccorrerti – percorso di sensibilizzazione e formazione al primo soccorso nelle scuole
Codice IBAN – Conto corrente: scegliere uno dei conti correnti intestati a Fondazione Provinciale Comasca onlus indicati qui sotto
SPETTACOLO GENERATO DAL PROGETTO
TRE ALLEGRE CHIRURGHE
per i ragazzi della scuola primaria (secondo ciclo) e della scuola secondaria di primo grado
Tre ragazze vengono coinvolte in una serie ripetuta di gag da alcuni camici, che paiono quasi prendere vita e condurle in situazioni di involontario umorismo, come indotte a intervenire in realtà a loro desuete ma che paiono bisognose di essere risolte.
Tre allegre chirurghe di TeatroGruppo Popolare vuole essere per le scuole, e non solo, uno spettacolo capace di attrarre, sdrammatizzare pur nella consapevolezza, preparare il ragazzo all’emergenza in caso di pericolo in modo che possa affrontarla senza traumi e con la preparazione necessaria.
Più che una lezione di soccorso lo spettacolo vuole essere un motivo di avvicinamento del giovane spettatore a temi e momenti che potrebbero verificarsi e metterlo in situazione di panico e procuragli senso di impotenza.
A dare, in forma essenziale, gli strumenti di intervento veri e propri sarà l’incontro in coda allo spettacolo con un operatore nel campo del soccorso.
L’intento del percorso è quello di spiegare ai giovanissimi come riconoscere situazioni di pericolo, apprendere come funziona un defibrillatore o imparare a fare un massaggio cardiaco, ma anche disostruire le vie aeree o soccorrere in caso di trauma, fornendo loro gli strumenti per agire nelle emergenze per salvare una vita, riconoscendo le situazioni di pericolo e le circostanze che richiedono l’intervento di un adulto o dell’ambulanza; l’apprendimento poi dell’uso di un defibrillatore, come si fa un massaggio cardiaco, le manovre di disostruzione in caso di problemi alle vie aeree o che cosa fare in caso di trauma.
Incuriosire e avvicinare i ragazzi a saper riconoscere una situazione di emergenza e all’acquisizione dell’importanza dell’azione, chiamando il 112, avvisando subito un adulto, intervenendo direttamente.