GLI ALLIEVI SI RACCONTANO
Opinioni e riflessioni sui corsi di teatro da parte degli allievi della nostra scuola di recitazione.
ALLA FINE DEL PRIMO ANNO DEL CORSO DI RECITAZIONE PER ADULTI…
Cosa ti ha spinto a iscriverti a un corso di teatro?
– Innanzitutto un po’ la curiosità (…) Anni fa avevo fatto un qualcosa di amatoriale con amici e mi è rimasta questa idea in testa e … stavolta in una forma più seria…
– Stavo cercando qualcosa… E ho trovato molto di più di quello che cercavo e mi aspettavo. L’ambiente che poi si crea, l’atmosfera e la complicità che si sono create all’interno del gruppo è stato molto più di quello che mi aspettavo..
Come ti sei trovato?
– mi sono trovato bene accolto, a mio agio…
– A casa! Fin da subito c’era un profumo di familiarità, di condivisione. C’era sempre qualcosa che ti faceva stare bene anche durante le difficoltà…
Cosa ti è piaciuto di più?
– Recitare un monologo, doverlo fare da soli non è stata una cosa semplice… la continua crescita sul modo di recitarlo e non credevo neanche di avere determinate capacità
– Le attività sulla fiducia, gli esercizi fatti in coppia e qualcuno in gruppo, mi sono piaciuti moltissimo. C’era proprio la ricerca della fiducia nell’altro (…) per cui se non ti fidi.. non ce n’è, non vai avanti… Ho imparato a fidarmi degli altri, cosa che mi mancava 🙂
– Riprendere a studiare
– Dal punto di vista recitativo la cosa che più mi ha tirato fuori è stata la ricerca dentro di me (…) c’era sempre la spinta a cercare di più. Anche se pensavi di non potercela fare perché avevi raggiungo il limite, in realtà non era così potevi benissimo andare oltre
Consiglieresti ad un amico questo corso di teatro?
– Si, perché possono attingere dalle loro capacità … cose che magari non sanno neanche di avere, e per il piacere di interagire con altre persone…
– L’ho già fatto (…) perché fa stare bene, perché trovi qualcosa che non si trova dappertutto. (…) Qui, perché è popolare, non c’è nessuno che se la tira. L’ambiente è familiare, amichevole, c’è serietà e professionalità ma parallelamente c’è questo aspetto affettivo che non è da poco..